54 Dirigenti Ministero della Giustizia, ecco il nuovo allettante concorso per coloro che ambiscono ad una spettacolare carriera. Prima di entrare nel vivo del nuovo bando, visita tutte le nostre pagine TikTok, Instagram, Facebook. Iscriviti anche al gruppo Telegram e saprai sempre tutto in tempo reale.
E ora veniamo a noi. Come anticipato è di pochi giorni fa la notizia del bando ufficiale pervenuto dal Ministero della Giustizia volto all’assunzione di 54 dirigenti di seconda fascia. Come ci si può inmaginare, si tratta di una grande opportunità per i possessori di una laurea che mirano a ricoprire alte cariche nella Pubblica Amministrazione. Questo concorso, rivolto al Dipartimento per l’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, prevede l’assunzione a tempo pieno e indeterminato, offrendo un impiego stabile e altamente qualificato.
Sommario
54 dirigenti Ministero della Giustizia, opportunità di carriera
I 54 posti messi a disposizione presso il Ministero della Giustizia nel dimostrano il bisogno di dover potenziare il sistema organizzativo e gestionale dell’amministrazione giudiziaria.
In effetti, i candidati che vinceranno il concorso, assumeranno un ruolo cruciale nella gestione di risorse umane, materiali e processi strategici, contribuendo all’efficienza dell’apparato giudiziario italiano.
Il contratto di lavoro sarà a tempo indeterminato e anticipato da un percorso di formazione specifico per i vincitori. La formazione, della durata minima di quattro mesi, sarà da un lato organizzata dal Ministero ma dall’altra supportata dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione. Così facendo si potrà raggiungere una preparazione adeguata alle complesse responsabilità che il ruolo dirigenziale comporta. In questo modo i futuri dirigenti avranno la possibilità di acquisire competenze specifiche e di familiarizzare con i processi amministrativi e giudiziari richiesti dal Dipartimento di appartenenza.
Requisiti per la partecipazione al concorso
Il concorso è aperto a coloro che sono in possesso di specifici requisiti, non solo dal punto di vista del titolo di studio ma anche per ciò che concerne l’esperienza professionale. Coloro che vogliono partecipare comunque devono essere in possesso di una laurea specialistica, magistrale o di un diploma di laurea ottenuto secondo gli ordinamenti previgenti al DM 3 novembre 1999 n. 509.
Inoltre, è richiesta una solida esperienza professionale: i dipendenti pubblici di ruolo devono aver maturato almeno cinque anni di servizio, ridotti a quattro per chi ha partecipato a corsi-concorso specifici. Anche coloro che ricoprono ruoli dirigenziali in enti pubblici, con almeno due anni di esperienza, possono partecipare. Tra i requisiti aggiuntivi figurano la cittadinanza italiana, l’idoneità fisica al lavoro e l’assenza di condanne penali o provvedimenti disciplinari rilevanti.
Struttura del concorso
Il processo di selezione si articola in diverse fasi, progettate per garantire che tutti i candidati abbiano possibilità e strumenti per mostrare la propria preparazione. Le prove si dividono in preselettiva scritto e orale
Prova preselettiva
In caso di un elevato numero di domande, sarà prevista una prova preselettiva, composta da 40 quesiti a risposta multipla, che coprono le principali materie oggetto del concorso. Questa fase ha lo scopo di individuare i candidati più preparati per accedere alle prove successive.
Prove scritte
I candidati che supereranno la preselezione dovranno affrontare due prove scritte. La prima consisterà in 20 quesiti situazionali volti a valutare le competenze trasversali e attitudinali, come la capacità decisionale, il problem solving e la gestione del cambiamento. La seconda prova prevede quattro quesiti complessi che richiedono un approccio multidisciplinare e approfondite conoscenze in ambiti giuridici e amministrativi, tra cui diritto amministrativo, codice dei contratti pubblici, trasparenza, anticorruzione e gestione delle risorse nella Pubblica Amministrazione.
Prova orale
L’ultima fase del concorso è un colloquio che approfondisce le materie trattate nelle prove scritte, oltre a valutare le competenze linguistiche in inglese e le abilità informatiche essenziali per il ruolo. Durante questa fase, i candidati dovranno dimostrare non solo la conoscenza tecnica, ma anche l’attitudine a ricoprire un ruolo dirigenziale. Per maggiori info consulta il seguente gruppo Telegram
Come prepararsi: materie oggetto di studio
Per potersi preparare al concorso occorre affrontare uno studio preciso in ambiti cruciali per la gestione amministrativa e giuridica. Tra queste, diritto costituzionale, diritto amministrativo, codice dei contratti pubblici, normativa sulla trasparenza e sull’anticorruzione, privacy, e ordinamento giudiziario. Si aggiungono elementi di contabilità pubblica, diritto civile, diritto penale, procedura penale e civile, management pubblico e innovazione digitale.
Per questo motivo suggeriamo di acquistare il manuale dedicato così da avere ben presente il quadro preciso delle materie oggetto di studio.
Come presentare la domanda di partecipazione
Le domande per 54 Dirigenti Ministero della Giustizia devono essere inoltrate esclusivamente attraverso il portale inPA, utilizzando strumenti di autenticazione digitale come SPID, CIE, CNS o eIDAS. È obbligatorio versare una tassa di partecipazione di 10 euro tramite il sistema PagoPA. Il termine ultimo per la presentazione è fissato alle ore 23:59 del 6 febbraio 2025.
Prospettive e obiettivi del concorso
Il Concorso 54 Dirigenti Ministero della Giustizia non solo offre stabilità e prestigio, ma consente di assumere una posizione strategica all’interno di un’amministrazione chiave dello Stato.
Per chi ambisce a una carriera dirigenziale nella Pubblica Amministrazione, questo concorso è una chance imperdibile per mettere alla prova le proprie competenze e costruire un futuro professionale solido e significativo. Per maggiori informazioni rimandiamo comunque al link del bando ufficiale.
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