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Coesione Sud: 2.200 unità di personale non dirigenziale, ecco il bando
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Bandi

Coesione Sud: 2.200 unità di personale non dirigenziale, ecco il bando 

Fresca la notizia di un bando di concorso pubblico che è stato indetto dalla Commissione RIPAM. Si tratta di un’importante opportunità che porterà all’inserimento a tempo indeterminato di 2.200 nuove unità di personale non dirigenziale. La maggior parte dei posti a bando sono plasmati su tutto il Sud Italia e hanno lo scopo di sostenere le politiche di coesione europee.

La selezione si prefigge di individuare diverse figure professionali, suddivise tra il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri e gli enti locali delle Regioni del sud quali Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Sarà un’ottima opportunità questo concorso per sopperire alle esigenze e alle mancanze degli enti locali, in particolare per garantire il supporto alla gestione delle risorse e dei fondi europei. Ecco cosa sappiamo del bando Coesione Sud.

Dal momento che il bando è recentissimo, la ricerca di info in più potrebbe essere preziosa. Ecco perché consigliamo di iscriversi al gruppo Telegram dedicato al nuovo concorso.

Suddivisione delle figure professionali

Le unità di personale richieste prevedono la selezione di diverse categorie professionali, con profili differenti a seconda delle esigenze operative degli enti. In particolare, 71 posti a bando sono riservati al Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud, mentre i restanti 2.129 posti sono destinati alle sopra citate regioni. La varietà dei profili richiesti riflette la complessità delle attività legate all’attuazione delle politiche di coesione europee. Andiamo più nello specifico

Posti a bando nel Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei ministri

Per il Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei ministri, le figure professionali spaziano da specialisti giuridico-legali a esperti nel settore scientifico e tecnologico. Ad esempio, sono richiesti 37 specialisti giuridico-legali e finanziari, 10 esperti in comunicazione e sistemi informatici, e 24 specialisti nel settore scientifico, con competenze che vanno dalle statistiche alle tecnologie specifiche.

Posti a bando negli enti locali

Negli enti locali, invece, il concorso copre una gamma più ampia di competenze, dalle scienze ambientali all’economia e statistica. Il bando prevede l’assunzione di 75 specialisti ecologici, 615 specialisti economico-statistici, 111 giuristi amministrativi e 14 esperti in attività culturali e sviluppo del territorio. Quest’ultimo profilo risulta particolarmente significativo per la valorizzazione delle risorse territoriali in un’ottica di sviluppo sostenibile.

La distribuzione territoriale

Bisogna tenere presente che i posti a bando sono stati suddivisi tenendo conto delle specifiche esigenze delle regioni. Si pensi ad esempio che per  il profilo di specialista ecologico, la maggior parte delle assunzioni avverrà in Campania (21 unità) e in Puglia (18 unità). Di contro, un numero inferiore di posti è riservato alle Regioni Basilicata, Molise e Sardegna.

Si applica il medesimo criterio di distribuzione per gli altri profili, con un ficus dettagliato per le regioni come Campania, Puglia e Sicilia, che insieme assorbono la maggior parte delle assunzioni previste.

Questo schema risponde all’obiettivo di potenziare le capacità amministrative degli enti locali del Sud, garantendo un supporto adeguato per la gestione delle politiche di coesione, in un contesto in cui il controllo delle risorse europee e la loro gestione oculata sono fondamentali per lo sviluppo del territorio.

Riserve di legge e titoli di preferenza

In linea con le normative vigenti in materia di accesso al pubblico impiego, il bando prevede delle riserve di posti a favore di categorie specifiche. Il 30% delle posizioni è riservato ai volontari delle Forze armate, mentre un ulteriore 15% è destinato agli operatori volontari del servizio civile universale che abbiano concluso il servizio senza demerito. Inoltre, una riserva del 40% è prevista per il personale con esperienza pregressa di almeno 36 mesi in contratti a tempo determinato nell’ambito delle politiche di coesione. Questo sistema di riserve mira a valorizzare l’esperienza professionale accumulata e a garantire un equo accesso al mercato del lavoro per categorie che hanno prestato servizio in contesti di pubblica utilità.

Coesione sud, quali i requisiti di ammissione

Per poter aderire  al concorso, gli interessati devono anzitutto avere  una serie di requisiti essenziali, tra cui la cittadinanza italiana o il possesso di requisiti equiparati, il godimento dei diritti civili e politici. Immancabile l’assenza di condanne penali rilevanti nonché il possesso di specifici titoli di studio in relazione ai profili professionali indicati nel bando. Per il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud, è richiesta la cittadinanza italiana, unitamente a una condotta incensurabile, in conformità con quanto previsto dall’articolo 35 del decreto legislativo 165 del 2001.

Per i possessori di studio conseguito all’estero esso può valere a patto che si abbia l’equipollenza previo o rovvedimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica, previa consultazione del Ministero dell’Università e della Ricerca. La procedura di equipollenza può essere attivata anche post candidatura a concorso.

Le prove e la valutazione finale

Tutti i candidati sono ammessi con riserva alla prova, secondo il bando. E a proposito di prova, il concorso si articola in una sola prova scritta, che cambierà  a seconda dei diversi codici concorso inseriti nel bando.

Ovviamente la prova si svolge attraverso l’uso di strumenti informatici e piattaforme digitali. Potrebbero le date delle prove essere calendarizzate su  sedi decentrate e attraverso sessioni non contestuali, assicurando trasparenza e uniformità tra le prove somministrate. In virtù di quanto si consiglia l’acquisto del manuale dedicato, anzi dei vari manuali pensati per uno studio più dettagliato e completo.

La commissione esaminatrice, per ciascun codice di concorso, redigerà la graduatoria finale di merito basandosi sui punteggi ottenuti nella prova scritta. I primi classificati saranno nominati vincitori, in numero pari ai posti disponibili, e assegnati alle amministrazioni interessate per l’assunzione a tempo indeterminato.

Ausili per candidati con disabilità

I candidati con disabilità devono richiedere eventuali ausili o tempi aggiuntivi al momento della presentazione della domanda, previa esibizione dei documenti che attestano la disabilità stessa.

Per quanto concerne le candidate in attesa  impossibilitate a partecipare a causa di gravidanza o allattamento, avranno diritto a modalità  organizzative adeguate, come sessioni asincrone o spazi dedicati per l’allattamento.

Come presentare la domanda

Per presentare la domanda occorre attendere che il  bando sia pubblicato sul Portale “inPA” e sul sito del Dipartimento delle Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La domanda come ogni altro odierno concorso potrà essere presentata esclusivamente per via telematica autenticandosi con SPID, CIE, CNE o eIDAS, e compilando il format di candidatura sul Portale “inPA”. Il termine per la presentazione della domanda è di 30 giorni a partire dalla pubblicazione del bando.

Per partecipare al concorso, è richiesto il versamento di una quota di partecipazione di 10 euro, non rimborsabile.

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